L’azione di solidarietà fa parte della campagna “Dignidad Siempre” promossa dalle autorità nazionali e sosterrà le misure adottate per presentare denunce presso meccanismi multilaterali e bilaterali, governi, paesi, tribunali, tra gli altri.
Jorge Rodríguez, incaricato dal governo venezuelano per i colloqui di pace, ha dichiarato lunedì che faranno tutto quanto è in loro potere, sia da parte dello stato, del Governo che della diplomazia.
Utilizzeremo tutte le relazioni bilaterali e le strategie legali per garantire che “tornino alle loro case, alle loro famiglie ed alla loro patria, salvaguardando i loro diritti di uomini e donne onesti”, ha affermato.
“Siate certi che faremo tutto il possibile”, ha affermato ieri il presidente Nicolás Maduro, sottolineando che stanno lavorando affinché il governo salvadoregno consegni questi giovani, che non hanno commesso nessun reato e ai quali è stato negato il giusto processo.
“Con il favore di Dio e il sostegno del mondo, faremo tutto ciò che dobbiamo fare. Non sono criminali; sono innocenti”, ha affermato.
Nell’annunciare la raccolta di firme questo mercoledì, il Presidente del Parlamento ha fatto appello a tutti i venezuelani “indipendentemente dalla loro posizione o un’opinione politica, che siano dell’opposizione o chavisti”.
Un sondaggio pubblicato ieri da Hinterlaces ha rivelato che il 91% dei cittadini ritiene che la misura dell’amministrazione di Donald Trump costituisca una violazione dei diritti umani venezuelani, mentre l’89% ha respinto il fatto che sia stata applicata arbitrariamente ed in modo uguale a tutti i venezuelani.
Ig/jcd