Secondo quanto riferito dalla radio Voice of Palestine, l’esercito, supportato da veicoli blindati, è entrato nel quartiere Taj al-Sultan, nella città meridionale di Rafah, al confine con Egitto.
Hanno invaso anche la zona di al-Atatra, situata nella città settentrionale di Beit Lahia.
La fonte ha riferito che l’intera enclave costiera è sotto il fuoco dell’artiglieria e degli aerei israeliani.
L’agenzia di stampa ufficiale palestinese (Wafa) ha confermato l’invasione di Beit Lahia, sottolineando che la città “ha subito ingenti distruzioni durante l’attuale guerra di sterminio”.
La ripresa degli attacchi delle IDF avviene in un contesto di timori di un peggioramento della situazione umanitaria nella Striscia, dato il blocco in corso e l’interruzione delle forniture mediche e umanitarie, ha avvertito Wafa.
Il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu ha ripreso questa settimana le operazioni militari nel territorio, citando le pressioni del Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) affinché accettasse le sue condizioni per uno scambio di prigionieri.
Venerdì Hamas ha dichiarato che Netanyahu è il vero ostacolo a qualsiasi accordo sulla questione.
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