Solo l’invidia “atroce” e l’odio estremo di un personaggio come lui “possono portarlo a mettere in discussione una missione di amore e solidarietà con il mondo intero”, ha scritto ieri l’alto diplomatico sul suo account Telegram.
Gil ha sottolineato che Rubio “è incapace di guardare negli occhi milioni di esseri umani, donne e uomini, le cui vite sono state salvate grazie all’altruismo di migliaia di medici cubani”.
Ha sottolineato che questo personale specializzato ha viaggiato per il mondo, dando il massimo senza chiedere nulla in cambio se non la soddisfazione di aver servito l’umanità.
Il ministro degli Esteri bolivariano ha affermato che, mentre Washington impone blocchi e finanzia conflitti, “i medici cubani hanno portato salute e speranza a milioni di persone nei Caraibi, in America Latina, in Africa e persino in Europa, salvando vite nel mezzo della pandemia della COVID-19”.
Anche se può pesargli molto, “questa vocazione umanista è possibile solo grazie all’internazionalismo ed al socialismo costruiti dalla Rivoluzione cubana”, ha riflettuto.
Ha affermato che, per quanto doloroso, mentre Cuba invia personale medico, gli Stati Uniti esportano guerra e miseria.
Rubio, parlando in Giamaica ieri, ha descritto le missioni mediche cubane come una “pratica atroce” ed ha ribadito che “in molti luoghi operano come lavoro forzato”.
Il suo ospite, il primo ministro giamaicano Andrew Holness, ha dichiarato nella conferenza stampa congiunta che i medici cubani sono stati di grande aiuto al suo paese, data la carenza di personale sanitario.
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