La vicepresidentessa esecutiva, Delcy Rodríguez, ha dichiarato in una nota ufficiale che il paese vicino “continua il suo disperato ed irresponsabile tentativo di distorcere ed ignorare gli obblighi giuridicamente vincolanti assunti con la firma dell’Accordo di Ginevra del 1966”.
Questo patto stabilisce che “la controversia territoriale su Guyana Esequiba deve essere risolta attraverso un accordo pratico e reciprocamente accettabile tra le parti”, ha indicato.
Venezuela ha dimostrato che “Guyana non solo ha sabotato il processo di buoni uffici portato avanti dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, in conformità con l’accordo di Ginevra, ma ha anche esercitato pressioni indebite e illegittime sul Segretario Generale”.
A questo proposito, ha affermato che la controversia è stata “irregolarmente deferita alla Corte Internazionale di Giustizia, in violazione della stessa Carta delle Nazioni Unite, grazie alle attività di lobbying ed al sostegno finanziario della ExxonMobil”.
Ha sottolineato che questa posizione è stata ratificata a larga maggioranza dal popolo venezuelano nel referendum consultivo tenutosi il 3 dicembre 2023.
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