Ieri, alla presenza del ministro della Difesa, Sandra Lazo, il tribunale ha ordinato una misura cautelare per il seminterrato di un edificio storico di questa città.
Ma al di là dei meriti architettonici dell’edificio, il fatto che ospiti il Comando della Marina uruguaiana mette in luce il ruolo delle Forze Armate uruguaiane nella scomparsa di circa 200 persone durante la dittatura che governò dal 1973 al 1985.
Secondo Jorge Díaz, sottosegretario alla presidenza, il governo del presidente Yamandú Orsi, del Fronte Ampio, dispone di informazioni “credibili” su due presunte sepolture clandestine risalenti a questo periodo.
“Per noi, per la sinistra, la questione dei diritti umani e la questione del passato recente, la questione degli scomparsi, sono un tema centrale, una spina dorsale, fanno parte del nostro DNA”, ha detto l’alto funzionario alla stampa.
L’Istituzione Nazionale per i Diritti Umani sarà incaricata di esaminare la proprietà per confermare le informazioni.
Sotto la sua guida, la Procura specializzata in crimini contro l’umanità dovrà investigare a fondo.
Ig/ool