Il presidente russo ha accolto la delegazione bolivariana al Cremlino, accompagnato dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e da altri membri del suo gabinetto. Ha elogiato le alleanze tra governi che hanno portato a risultati positivi, come un aumento del 64% degli scambi commerciali.
Ha inoltre sottolineato le interazioni tra i funzionari di entrambi i paesi in settori quali l’energia, l’industria farmaceutica, la logistica, la sanità e gli affari umanitari.
“Nel complesso”, ha detto Putin, “siamo soddisfatti di come si stanno sviluppando i nostri contatti” ed ha ringraziato il presidente venezuelano “per la sua attenzione personale a questo sviluppo”.
Il dignitario eurasiatico ha ricordato “il nostro amico” il comandante Hugo Chávez (1954-2013), “un leader molto importante non solo per il suo paese, ma per tutta l’America Latina”.
Ha sottolineato che Maduro sta facendo progressi “nello svolgimento del suo lavoro e in tutte le sue iniziative positive” ed ha annunciato che avranno l’opportunità di discutere di tutti gli ambiti in cui interagiscono.
Il presidente venezuelano, da parte sua, ha ricordato le sue visite al Cremlino con Chávez “quando era appena agli inizi questo solido rapporto di comprovata amicizia, che ha raggiunto una fase di grande sviluppo”.
“Desidero trasmettere i forti sentimenti di ammirazione del popolo venezuelano 80 anni dopo la vittoria nella Grande Guerra Patriottica”, ha affermato il leader sudamericano.
Ha elogiato gli sforzi del popolo sovietico per porre fine alla criminale e infernale macchina da guerra orchestrata dal nazifascismo 80 anni fa, ed ha osservato che “se ciò non fosse successo, l’umanità sarebbe entrata in un periodo storico di arretratezza e di crimini molto oscuri”, ha concluso.
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