“L’istituto rimane aperto, abbiamo un contratto di prestito in vigore fino al 2028 e presto inizieremo il processo di rinnovo. Difenderemo questo contratto ovunque, anche in tribunale, se necessario”, ha dichiarato a Prensa Latina il suo direttore, Darío Fuentes.
Domenica si è tenuta una festa che ha radunato un gran numero di residenti della città di San Martín de los Andes, venuti spontaneamente per sostenere il Museo de La Pastera, che a sua volta contribuisce alla comunità offrendo uno spazio per diverse attività, ha aggiunto Fuentes.
In un forte messaggio di unità e resistenza, l’evento ha riunito vari rappresentanti della scena culturale locale ed ha visto la partecipazione di lavoratori, funzionari, artisti e residenti impegnati a preservare l’esistenza di uno degli spazi più iconici della città.
Tra gli altri c’erano il Segretario comunale della Cultura, Gustavo Santos, il rappresentante dell’Associazione dei Lavoratori Statali, Sapo Andrade, e diverse personalità culturali della comunità hanno sostenuto l’iniziativa e si sono uniti alle espressioni artistiche ed al sostegno.
Fuentes ha descritto l’incontro svoltosi nei pressi del museo, in un formato aperto, come partecipativo e festoso. Musica dal vivo, interventi artistici, spazi di dialogo.
Si è trattato di una manifestazione spontanea di un evento che si è trasformato in una manifestazione collettiva di sostegno ad un’istituzione che, secondo i suoi lavoratori e sostenitori, è attualmente minacciata dalla mancanza di finanziamenti insufficienti e dalla mancanza di chiare politiche pubbliche per la sua sostenibilità.
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