Mentre il mondo è preoccupato per un’eventuale incursione terrestre su larga scala di Israele a Gaza, “la realtà sul campo indica che si sta svolgendo un’operazione profonda e che è già in corso”, ha sottolineato l’agenzia di stampa.
Il 4 maggio, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un’estensione della guerra in corso in questa enclave costiera, nonostante la condanna mondiale e le crescenti richieste internazionali di porre fine al conflitto.
Il Canal 12 ha riferito che l’esercito continua ad espandere le zone cuscinetto in quel territorio, stabilendo posizioni e tentando di spostare gradualmente i confini della Striscia.
La fonte ha basato le sue stime su immagini satellitari scattate dal professor Yaakov Garb dell’Università Ben-Gurion.
Secondo i dati, la zona cuscinetto era stata inizialmente istituita a un chilometro dal confine tra Gaza e Israele, il che ha ridotto l’area della Striscia di circa 54 chilometri quadrati (il 15% della sua superficie).
L’emittente televisiva ha sottolineato che all’interno della zona cuscinetto sono stati istituiti 15 grandi siti militari.
L’esercito è schierato in diverse zone, in particolare attorno alla città meridionale di Rafah, che è sotto il suo controllo, fatta eccezione per il quartiere di Geneina, ha concluso.
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