Questo evento vuole consolidare la conoscenza del fenomeno migratorio e rafforzare la cooperazione tra L’Avana e Caracas attraverso la riflessione critica e lo scambio di esperienze, oltre a mettere a disposizione la capacità di assistenza integrale ai migranti.
Lo ha affermato ieri il viceministro degli Affari Esteri per l’assistenza integrale alla migrazione venezuelana, Pedro Sassone, all’apertura del seminario presso la Casa Amarilla del Ministero degli Affari Esteri, secondo quanto riportato da un comunicato stampa dello stesso ministero.
L’incontro si propone di studiare le cause strutturali delle migrazioni attraverso un dibattito geopolitico, sociale e culturale basato sul quadro giuridico dei diritti umani, ha affermato il diplomatico.
Il viceministro degli Esteri venezuelano per l’America Latina, Rander Peña, si è espresso contro la violenza del governo statunitense, che si riflette nelle deportazioni di massa e nelle condizioni disumane nei centri di detenzione.
Ha commentato che i suoi concittadini corrono attualmente dei pericoli se si recano negli Stati Uniti, dove “non ci sono garanzie e vige una politica radicalizzata che viola la dignità umana”.
Intanto, l’ambasciatore de L’Avana a Caracas, Dagoberto Rodríguez, ha riflettuto sulla pratica statunitense di usare l’immigrazione come leva politica, manipolandola per sviluppare una relazione conflittuale con l’isola.
A questo proposito, il diplomatico ha esortato le nazioni ad affrontare la questione “da una prospettiva giuridica, politica, sociale e umana”, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni diplomatiche basate sul rispetto reciproco.
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