Gli stati membri del blocco di integrazione latinoamericano e caraibico hanno sottolineato che il popolo venezuelano “ha esercitato civilmente il proprio diritto di voto per eleggere il parlamento nazionale, i consigli legislativi ed i governatori regionali, in una giornata segnata dalla pace e dalla partecipazione cittadina”.
Hanno sottolineato che, nonostante la continua aggressione internazionale contro il popolo venezuelano e i ripetuti e irregolari appelli al boicottaggio elettorale da parte dell’opposizione estremista, più di 6.000 candidati di 54 organizzazioni politiche si sono contesi i seggi parlamentari e le cariche di governatore regionale.
L’ALBA-TCP ha affermato che si è trattato di un processo che ha portato a “una schiacciante vittoria dei partiti del Gran Polo Patriottico Simón Bolívar (GPPSB), sotto la guida del Presidente Nicolás Maduro e della leadership della Rivoluzione Bolivariana”.
Ha sottolineato che in 26 anni di Rivoluzione in Venezuela si sono svolti con successo 32 processi elettorali.
L’Alleanza Bolivariana ha riconosciuto il “carattere profondamente democratico e sovrano” della Repubblica Bolivariana in queste nuove elezioni e ha esteso le sue congratulazioni ai candidati di tutti i partiti politici che hanno partecipato a questa importante competizione elettorale.
Il rettore del Consiglio Nazionale Elettorale, Carlos Quintero, ha riferito che con il 93,01% dei voti scrutinati e il 42,63% dell’affluenza alle urne, l’alleanza GPPSB ha ottenuto 4.553.484 voti, pari all’82,68% del totale dell’incarico di deputato nella lista a livello nazionale.
Il suo principale avversario, il partito di opposizione Alleanza Democratica, ha ricevuto 344.422 voti, pari al 6,25%.
Inoltre, dei 50 principali legislatori in lizza per l’elezione all’Assemblea Nazionale, il GPPSB ne ha vinti 40, mentre l’opposizione ne ha ottenuti solo sei.
Nel caso dei governatorati, le forze rivoluzionarie e chaviste hanno conquistato il paese, controllando 23 delle 24 regioni (il 95,83%) e strappando alla destra tre dei quattro stati controllati dall’opposizione: Barinas, Nueva Esparta e Zulia.
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