“Questa notizia trascende la sfera finanziaria e amplia i nostri orizzonti. Colombia entra ufficialmente a far parte della banca BRICS guidata da Dilma Rousseff. Continuiamo ad aprire la strada a nuove opportunità per il paese”, ha scritto sui suoi social media.
La richiesta di adesione alla Nuova Banca di Sviluppo ed un’intervista con Rousseff sono state le ultime attività di Petro durante il suo tour in Cina lo scorso maggio.
Insieme alla richiesta del presidente, è stata resa pubblica anche una lettera firmata dal Ministro delle Finanze e del Credito Pubblico, Germán Ávila. Questa lettera rivelava l’interesse della Colombia ad aderire all’ente come membro debitore, il che le avrebbe consentito di ricevere prestiti a basso tasso di interesse per finanziare progetti di sviluppo nei settori delle infrastrutture, delle energie rinnovabili e dell’assistenza sanitaria.
Il ministro ha inoltre spiegato a Rousseff che Colombia “è disposta a sottoscrivere 5.125 azioni del capitale autorizzato della Nuova Banca di Sviluppo, di cui 4.100 azioni richiamabili (a titolo di garanzia) e 1.025 azioni versate (in contanti)”.
Ciò equivale a un capitale totale impegnato di 512,2 milioni di dollari.
Ig/ifs
