L’organizzazione di solidarietà ha affermato in una dichiarazione che queste azioni “rappresentano una flagrante violazione della sovranità e dell’autodeterminazione dei popoli in lotta”.
Ha affermato che Díaz-Canel, insieme ai presidenti Nicolás Maduro e Daniel Ortega del Nicaragua, tra gli altri, incarnano la resistenza antimperialista nella nostra regione, difendendo coraggiosamente i principi di giustizia sociale, indipendenza e dignità nazionale.
“È impossibile che queste azioni, che violano il diritto internazionale, possano macchiare il suo impeccabile curriculum di servizio a Cuba ed alla Patria Grande”, ha sottolineato.
Ha ribadito che la solidarietà tra Caracas e L’Avana è indistruttibile, forgiata attraverso decenni di lotta comune contro l’egemonia e le pretese dispotiche di potenze straniere.
Il testo indica che “le misure interventiste contro il nostro fratello Díaz-Canel non fanno che rafforzare la nostra determinazione a rimanere uniti nella difesa della Rivoluzione cubana e bolivariana”.
Ha inoltre ribadito che l’amministrazione di Donald Trump non ha alcuna giustificazione morale per queste sanzioni e che nessuna calunnia o l’ossessione morbosa di figure come il Segretario di Stato statunitense Marco Rubio saranno in grado di sottomettere la volontà dei nostri popoli.
Ha sottolineato che l’amicizia tra le due nazioni è un baluardo di speranza per i popoli che anelano a un futuro libero dal dominio imperialista, e ha ribadito che continueranno a lavorare instancabilmente per rafforzare l’unità latinoamericana e caraibica, seguendo gli ideali di Simón Bolívar, José Martí, Fidel Castro e Hugo Chávez.
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