Nel suo discorso, Albanese ha denunciato l’inazione della comunità internazionale e ha rivelato dati sconvolgenti sulle azioni di sterminio contro la popolazione palestinese nei territori occupati.
L’alta funzionaria ha affermato che il mondo assiste passivamente alla privazione di un popolo della propria terra, acqua e futuro, e ha confermato che oltre 60.000 palestinesi sono morti dal 1948, 12.000 dei quali solo nell’ultima offensiva israeliana.
Albanese ha accusato l’Occidente di giustificare le azioni israeliane come “autodifesa” ed ha osservato che i veti del Consiglio di Sicurezza “proteggono i crimini di guerra” commessi alla luce del sole.
La funzionaria ha annunciato che presenterà un nuovo rapporto a settembre, che si concentrerà sui crimini di guerra a Gaza, sulle strategie per l’attuazione delle sanzioni internazionali e sul diritto al ritorno dei rifugiati.
La Conferenza Ministeriale di Emergenza sulla Palestina è iniziata ieri in Colombia con la partecipazione di oltre 30 paesi, su proposta del presidente Gustavo Petro, per elaborare un piano per porre fine alla crisi umanitaria ed all’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
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