In una conferenza stampa durante la Quinta Sessione Ordinaria dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, il ministro ha spiegato che “un numero significativo di nostri compatrioti vive all’estero; molti di loro sono il frutto del lavoro educativo, scientifico e sociale del nostro paese. Dobbiamo aprire le porte a tutti loro per una partecipazione attiva”.
Rodríguez ha spiegato che, durante uno scambio con i rappresentanti della politica estera nazionale, è stato evidenziato il ruolo dei cubani residenti negli Stati Uniti e in altri paesi, nonché delle loro famiglie, nella difesa dell’indipendenza e della sovranità, nella denuncia del bloqueo e nel rifiuto della designazione di Cuba come presunto sponsor del terrorismo.
Il capo della diplomazia cubana ha sottolineato che la politica estera è un’espressione coesa del popolo e che le linee guida discusse con i parlamentari dimostrano con realismo e ottimismo le capacità e le opportunità del settore.
“È certo che, nonostante le avversità, Cuba ha la capacità di progredire nella ripresa della sua economia e nella risoluzione dei gravi problemi che affliggono le nostre famiglie, aprendo la strada allo sviluppo”, ha affermato.
Il ministro ha sottolineato che “i cubani all’estero hanno un profondo legame con la nazione e che la promozione di tali legami dovrebbe anche favorire la loro partecipazione alla risoluzione degli attuali problemi economici, incluso lo sviluppo locale”.
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