Nella regione della Cantabria, associazioni e gruppi a sostegno della Palestina si sono mobilitati questo venerdì ed hanno iniziato a leggere i nomi dei bambini uccisi da Israele a Gaza.
“Reagire al genocidio” o “Palestina non è in vendita” sono gli slogan della manifestazione, a cui hanno partecipato centinaia di persone che sventolavano bandiere palestinesi, striscioni ed immagini di bambini assassinati o feriti.
La lettura è iniziata alle 9:00 ora locale e proseguirà fino a mezzanotte, nominando uno ad uno i bambini e la loro età, parte del massacro israeliano, causato da bombardamenti e proiettili o, più recentemente, dalla fame.
Leggeremo tutti i nomi che il tempo ci permetterà; sono più di 18.000, e stiamo replicando azioni simili compiute in altre città del mondo, hanno sottolineato associazioni e cittadini solidali con Palestina.
Najaty Jabary, un dottore palestinese in pensione residente in Spagna, ha avvertito che “probabilmente ce ne saranno molti di più… ci sono molte persone sotto le macerie”, riferendosi ai morti a Gaza e in altri territori palestinesi, indicando che il bilancio delle vittime potrebbe variare tra 60.000 e 100.000.
Il gruppo Action for Palestine ha affermato che, poiché i governi non stanno reagendo, “sono i cittadini che devono reagire al genocidio che stiamo vivendo”.
L’evento ha avuto luogo proprio il giorno in cui Spagna ha completato con successo il lancio di 12 tonnellate di cibo a Gaza da un aereo dell’Aeronautica Militare.
“Dobbiamo congratularci con noi stessi perché il lancio è stato effettuato… è davvero drammatico dover ricorrere a lanci come questo perché Netanyahu non permette il passaggio degli aiuti umanitari via terra”, ha dichiarato la Ministra della Difesa Margarita Robles. “Le immagini che vediamo ogni giorno, il dolore che ci causano, è assolutamente inaccettabile, insopportabile vedere ciò che sta accadendo a Gaza”, ha osservato Robles, che non ha esitato a condannare il regime di Netanyahu.
Ig/ft
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