Il quotidiano O Tempo riporta che la cosiddetta richiesta di consultazione è stata presentata mercoledì alla missione statunitense presso l’OMC.
Sebbene il criterio richieda l’accettazione della Casa Bianca e la massima giurisdizione dell’organizzazione sia paralizzata, la misura è considerata dall’Esecutivo un importante gesto simbolico per dimostrare la posizione del paese nella difesa del sistema multilaterale di risoluzione delle dispute commerciali.
Ieri, il Ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha annunciato l’avvio di un processo di consultazione presso l’OMC, il primo passo all’interno dell’organizzazione.
Attraverso le consultazioni, i demandanti richiedono informazioni a terze parti sulle presunte pratiche commerciali e chiedono modifiche alle misure.
Secondo l’amministrazione di Luiz Inácio Lula da Silva, i dazi sono incompatibili con diversi obblighi dell’OMC, tra cui la cosiddetta clausola della nazione più favorita e il limite tariffario stabilito dagli stessi statunitensi all’interno dell’organizzazione.
Gli Stati Uniti, tuttavia, devono accettare la richiesta di avvio dei negoziati.
Se le consultazioni non risolvono la controversia entro 60 giorni dal ricevimento del reclamo, il ricorrente può richiedere l’istituzione di una seconda fase: un panel.
Il panel redige una relazione sulle misure contestate e sulla loro compatibilità con gli accordi dell’OMC.
Il termine teorico per la presentazione di tale relazione è di sei mesi, prorogabili di altri tre.
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