Lo storico leader della Rivoluzione cubana, la cui eredità trascende i confini dell’isola, è stato ricordato in eventi che hanno unito riflessione politica ed espressioni culturali, dalla capitale federale ai quartieri più simbolici del nord-est del Brasile.
Seguendo il motto secondo cui l’esempio è la più sovrana delle virtù, l’ambasciatore Adolfo Curbelo ha aperto la giornata presso l’ambasciata cubana a Brasilia con un discorso che non solo ha reso omaggio al Comandante, ma ha anche segnato l’inizio di un cammino verso il suo centenario.
“Fidel ha visitato Brasile 12 volte, più di qualsiasi altro paese al di fuori di Cuba”, ha ricordato il diplomatico, sottolineando lo stretto legame tra il leader cubano e la nazione sudamericana.
Rappresentanti di diverse forze politiche, movimenti sociali e giovani del Movimento Brasiliano di Solidarietà con Cuba erano presenti alla cerimonia, in un’atmosfera caratterizzata da unità e ammirazione per Fidel.
Oltre la capitale, in luoghi carichi di simbolismo, come il Centro Culturale Triplex Vermelho nello stato sudorientale di Espírito Santo, lo slogan era chiaro: “99° compleanno di Fidel Castro: un’eredità che non svanirà”.
In un contesto segnato dagli attacchi del governo statunitense contro l’America Latina, i partecipanti hanno ribadito la validità del pensiero di Fidel come faro.
Hanno sottolineato che la sua eredità continua a ispirare le persone, ribadendo che “Fidel vive in ogni battaglia per la verità, in ogni atto di resistenza e in ogni sogno di libertà raggiunto”.
Novantanove anni dopo la sua nascita, il mondo celebra il leader cubano che ha fatto della dignità una trincea e della solidarietà un principio incrollabile.
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