In questo spazio si è svolto un incontro creativo e arricchente, in cui i partecipanti, la maggior parte dei quali con qualche tipo di disabilità, hanno condiviso le loro esperienze delle edizioni passate, le vibrazioni positive che prevalgono e la loro aspirazione a trarre nuovi strumenti da implementare in seguito nei diversi progetti che guidano.
Eva González, ideatrice principale del workshop e direttrice della proposta scenica Irreverencia Producciones, ha dichiarato a Prensa Latina che l’obiettivo è creare piattaforme di incontro che sensibilizzino sull’importanza di affrontare il tema dell’inclusione, sia a livello educativo che creativo.
Dobbiamo essere connessi a questo e creare maggiore consapevolezza e strumenti per affrontarlo.
Ha aggiunto che attraverso questa piattaforma stiamo crescendo nella comunicazione e nella consapevolezza, mentre i gruppi stessi sono moltiplicatori dell’esperienza.
È stato molto interessante poter approfondire temi come la diversità di genere – a partire dall’identità o dalle preferenze – e le disabilità che possono essere psicologicamente correlate, ha aggiunto.
A suo avviso, l’importante sta in questi incontri in cui ogni persona si sente auto-stimolata a costruire ponti.
In questa occasione, come in precedenti, il workshop diventa un luogo di apprendimento e feedback, dove i corpi interagiscono tra loro e con lo spazio, fino a immergersi in un’esperienza piacevole e terapeutica.
Ig/amr
