venerdì 5 Dicembre 2025
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Robert Redford: è scomparsa una tra le migliori icone della cultura statunitense

Robert Redford è scomparso ed il cinema è in lutto, non solo per il suo lavoro di attore, regista e produttore, ma anche per suo figlio nominato “Sundance Festival”, che ha dato voce al cinema emergente, incluso quello cubano.

Molti dei suoi fan hanno desiderato essere Robert Redford, più di una volta, soprattutto noi che abbiamo già i capelli brizzolati, fin da quel primo incontro con “Happy Years” e la sua turbolenta relazione con quell’altra dea, Barbra Streisand.
Abbiamo anche desiderato indossare la sua pelle in “Butch Cassidy”, accanto al suo amico Paul Newman, in “I tre giorni del Condor”, o in “Gli uomini del Presidente”, che racconta la storia dei due giornalisti che rivelano lo scandalo Watergate, interpretati da lui e da un’altra star del grande schermo, Dustin Hoffman. Avremmo voluto vivere quella passione con Meryl Streep in “La mia Africa” o goderci la notte che ci ha fatto immaginare con Demi Moore in “Proposta indecente”. C’erano così tanti bei film che per molti di noi era uno degli idoli del cinema.
Oggi, molti cubani ricorderanno le sue frequenti visite a L’Avana per partecipare al Nuovo Festival Latinoamericano, o nel gennaio del 2004, quando si recò a presentare “I diari della motocicletta”, un film del regista brasiliano Walter Salles, da lui prodotto, alla famiglia cubana di Ernesto Che Guevara.
L’attore e regista statunitense era un grande amico di Cuba e incontrò Fidel Castro a L’Avana nel gennaio del 2004, durante un viaggio per una proiezione privata del suo film “I diari della motocicletta”.
In questa occasione, Fidel Castro si presentò all’Hotel Nacional, dove alloggiava Redford, e i due ebbero un breve incontro. Secondo l’attore, Castro sembrava “di buon umore” e “di buon temperamento”.
Redford aveva visitato Cuba nel 1988 e, a quanto si dice, aveva condiviso una sessione di immersioni subacquee con il presidente cubano. Al suo ritorno negli Stati Uniti, Redford fu interrogato dai funzionari del suo paese in merito al viaggio, limitato dal bloqueo.
Robert Redford ha anche affermato: “Ammiro Fidel Castro. Come si può non ammirare un uomo che è riuscito a mantenere vivo il suo paese per così tanti anni, nonostante tutte le pressioni statunitensi?”
Redford è invecchiato con dignità, come esempio di intellettuale impegnato nel suo tempo, promotore di numerose campagne sociali e ambientali. Senza dubbio, è scomparsa un’icona della cultura statunitense e del cinema internazionale.

Mario Muñoz Lozano, giornalista di Prensa Latina

 

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