L’emozione è stata forte durante l’incontro, tenutosi presso la sede della Missione Cubana presso le Nazioni Unite a New York. Il ministro ha parlato loro di quell’isola mistica e guerriera che avevano imparato a conoscere, dove, nonostante le grandi difficoltà, “la gioia e l’ottimismo del popolo cubano non sono andati perduti”.
Rodríguez ha spiegato le ragioni del suo viaggio a New York come capo della delegazione cubana che parteciperà al Segmento di Alto Livello dell’80ª Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e i messaggi e le proposte che Cuba porta con sé, sempre con la sua voce ferma e coerente a favore del Grande Sud.
Per Jiddou Sirker, l’esperienza sull’isola è stata una tappa importante della sua vita. Neolaureato all’ELAM nel 2025, ha affermato di aver visto la resilienza della gente.
Facevano battute su tutto, e “mi è mancato quando sono arrivato qui”, ha commentato.
Sirker ha espresso la sua gratitudine per le lezioni apprese, così come Elicia de los Reyes, commossa fino alle lacrime. Ha completato gli studi a Cuba nel 2012 e si è chiesta quanto potessero fare per sostenere il paese che le aveva dato l’opportunità di realizzare i suoi sogni. Con le sue parole, “Amo così tanto Cuba”, ha riassunto quanto quel periodo abbia significato per lei.
Joaquín Morante, pneumologo e specialista in terapia intensiva attualmente in servizio nel Bronx, ha anche completato gli studi all’ELAM nel 2012.
Morante ha menzionato il “seme” diffuso dall’ELAM, fondata il 15 novembre 1999 dallo storico leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.
Gli aneddoti e le storie sono simili a quelli di migliaia di altri giovani provenienti da paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e Caraibi che hanno conseguito la laurea in medicina sull’isola, che, nonostante il bloqueo, tiene alta la bandiera della cooperazione internazionale.
Il programma ELAM è coerente con la concezione di cooperazione Sud-Sud delle Nazioni Unite, ma da anni è stato esteso anche ai giovani provenienti da famiglie e comunità svantaggiate degli Stati Uniti, con borse di studio gratuite.
“Cuba condivide ciò che ha, non ciò che le eccede”, ha affermato Claudia de la Cruz, direttrice dell’organizzazione IFCO-Pastors for Peace.
Deisy Francis Mexidor, corrispondente negli Usa di Prensa Latina





