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Netanyahu cerca di riprendere il genocidio a Gaza, afferma il Ministro degli Esteri turco

Ankara, 31 ott (Prensa Latina) Il Ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha dichiarato che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sta cercando un pretesto per violare il cessate il fuoco a Gaza e riprendere la campagna genocida contro il popolo palestinese.

Durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo estone, Margus Tsahkna, tenutasi ad Ankara, Fidan ha spiegato di aver discusso degli ultimi sviluppi a Gaza ed ha sottolineato la necessità che Israele rispetti pienamente il cessate il fuoco per mantenere le speranze di una pace duratura e di una sicurezza stabile nella regione.
Netanyahu sta cercando un pretesto per riprendere il genocidio sotto l’occhio vigile del mondo intero, ha sottolineato il Ministro degli Esteri turco, secondo le dichiarazioni riportate dall’agenzia Anadolu.
Da parte sua, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha ribadito la volontà del suo paese di sostenere la ricostruzione di Gaza con tutte le sue risorse.
In un discorso durante l’apertura del TRT World Forum a Istanbul, sul tema “Ricostruzione globale: dal vecchio ordine alla nuova realtà”, il presidente ha affermato che Hamas mantiene il suo impegno per il cessate il fuoco, mentre “Israele sembra cercare un pretesto per violarlo e riprendere i suoi massacri”.
Tutti conoscono la pessima reputazione di Israele in termini di rispetto dei suoi impegni, ha affermato Erdoğan, denunciando gli attacchi israeliani che hanno distrutto gran parte delle infrastrutture civili di Gaza.
Il capo di stato turco ha sottolineato che scuole, ospedali, chiese e moschee sono state prese di mira dai bombardamenti e ha definito “insostenibili” le affermazioni che dipingono Israele come innocente.
Ha anche avvertito che Israele possiede armi nucleari e l’arsenale più potente della regione, ed è in grado di attaccare Gaza quando e come vuole, ha affermato.
Erdoğan ha anche condannato l’uccisione di 270 giornalisti palestinesi durante l’aggressione israeliana, affermando che “hanno offerto la loro vita per trasmettere la verità di fronte a una macchina propagandistica basata sulla menzogna”.

Ig/fm

 

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