Dal podio della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP30), tenutasi a Belém, Castro ha alzato la voce per denunciare il capitalismo come principale responsabile della distruzione ambientale e ha chiesto la fine delle sue atrocità per proteggere l’umanità.
La presidentessa ha denunciato che questo modello economico divora foreste, prosciuga fiumi e condanna milioni di esseri umani alla fame ed allo sfollamento.
“Il cambiamento climatico non è una previsione; è una ferita aperta che sanguina nelle nostre comunità. Dobbiamo chiedere alle Nazioni Unite la fine immediata delle guerre che stanno distruggendo il pianeta. Dobbiamo condannare il terrorismo in tutte le sue forme”, ha affermato.
Nel suo discorso alla sessione plenaria del vertice sul clima, la capo di stato ha sottolineato che la Terra ha il diritto di vivere libera da abusi, sfruttamento e violenza.
Dopo aver chiesto che il pianeta fosse liberato da abusi ed egoismi, Castro ha sostenuto che questa COP30 fosse ricordata come il vertice in cui il Sud del mondo ha smesso di chiedere permessi e ha iniziato a pretendere rispetto.
Ha lamentato il fatto che i paesi tropicali, vitali come riserve di chi produce ossigeno è il più colpito dalla disuguaglianza climatica.
La Presidentessa dell’Honduras ha ribadito il pacchetto di proposte da lei presentato alla COP28, che si è svolta a Dubai nel 2023, in qualità di capo della Coalizione dei Paesi delle Foreste Tropicali. Queste proposte vs garantire che la natura e la vita umana siano riconosciute come beni universali e supremi, ha sottolineato.
Tra le azioni da lei menzionate, l’immediata cessazione delle guerre che devastano il pianeta, la condanna del terrorismo in tutte le sue forme e la necessità che il genocidio contro il popolo palestinese a Gaza non resti impunito.
Ha inoltre chiesto l’eliminazione del profitto predatorio che distrugge foreste, fiumi e terre ancestrali, e una riduzione del consumo irrazionale di risorse da parte delle nazioni industrializzate.
“Se fermiamo le atrocità del capitalismo nelle foreste e nelle foreste pluviali, proteggeremo l’umanità”, ha concluso.
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