Queste menzogne, ha sottolineato il ministro su Twitter, sono l’unico mezzo utilizzato per giustificare un dispiegamento militare sproporzionato e straordinario, mobilitato con falsi pretesti, con cui ha effettuato esecuzioni extragiudiziali in acque internazionali, in grave violazione del Diritto Internazionale.
Ha inoltre sottolineato che il funzionario statunitense sta invocando la bicentenaria e screditata Dottrina Monroe per esigere che i suoi “alleati” non interferiscano in quello che lui definisce “il suo emisfero”.
Da agosto, gli Stati Uniti hanno schierato un’ingente forza militare al largo delle coste del Venezuela, tra cui navi da guerra, sottomarini, aerei da combattimento e truppe, giustificando tale operazione come parte della lotta al narcotraffico.
Durante questo periodo, le forze statunitensi hanno effettuato diversi attentati contro imbarcazioni sospettate di trafficare droga nel Mar dei Caraibi e nell’Oceano Pacifico, causando oltre 70 morti.
Nello stesso tempo, Washington ha accusato il presidente venezuelano Nicolás Maduro di essere a capo di un’organizzazione dedita al narcotraffico, senza presentare nessuna prova a sostegno di tale affermazione.
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