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Ritrovamento dei resti del Che, un fatto che ha sconvolto Cuba

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L'Avana, 28 giu (Prensa Latina) Il ritrovamento dei resti del guerrigliero argentino-cubano Ernesto Che Guevara, avvenuto oggi 26 anni fa, ha segnato una pietra miliare che ha sconvolto Cuba, dopo tre decenni di incessanti ricerche.

Questo evento è considerato una vittoria su coloro che, nascondendo i cadaveri del Che e dei suoi compagni d’armi nell’azione boliviana, hanno cercato di mettere a tacere l’esempio di ribellione della Rivoluzione cubana e la dimostrazione di lealtà e gratitudine per il sacrificio del ben noto Guerrigliero Eroico.
Alle indagini, che hanno portato alla scoperta, hanno partecipato geologi, antropologi forensi, biologi, geofisici, storici ed altri studiosi delle scienze sociali di questa nazione, con il supporto di specialisti stranieri e di circa 15 istituzioni nazionali.
Il lavoro sul campo durato quasi due anni, a partire dal 1995, ha permesso di ritrovare le ossa sepolte di nascosto dai loro carnefici nella parte vecchia della pista di atterraggio di Vallegrande, cittadina boliviana a 240 chilometri da Santa Cruz.
L’arduo compito, guidato dal dottore in scienze mediche Jorge González, allora direttore dell’Istituto di medicina legale de L’Avana, doveva essere svolto rapidamente a causa delle pressioni di coloro che cercavano di contrastarlo.
Un giorno dopo che il governo boliviano aveva dato ai cubani 48 ore per finire il lavoro, è stata fatta la scoperta.
La mattina di sabato 28 giugno 1997, in una fossa comune sono stati ritrovati sette scheletri, e ad uno mancavano le mani.
Con questi resti, c’erano parte della giacca verde del Che e pezzi della cintura di cuoio che indossava il giorno in cui è stato assassinato, ha ricordato González a proposito dell’evento.
Altre prove, come la prominenza del cranio e l’assenza del molare superiore sinistro, dissipavano i dubbi. Il successivo studio del DNA ha confermato che si trattava del comandante Guevara, ha detto l’esperto in un’intervista al quotidiano Granma.
Un’intera generazione di cubani è stata segnata dalle immagini dell’arrivo delle bare all’aeroporto militare di San Antonio de los Baños e del loro successivo trasferimento al mausoleo della città di Santa Clara, nel centro di Cuba, dove il Che ha combattuto una delle più importanti battaglie della guerra di liberazione.

Ig/evm

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