Secondo fonti di stampa locali, gli organizzatori chiedono l’immediata fuoriuscita di tutte le forze straniere dal paese ed il rispetto della sovranità del popolo nigeriano.
Le manifestazioni si svolgono nel giorno dell’indipendenza del Niger dalla sua ex metropoli coloniale, Francia, che mantiene ancora lì un contingente di circa 1.500 soldati.
Il capo della giunta militare, generale Abdourahmane Tchiani, ha invece chiesto alla popolazione di essere pronta a difendere il paese ed ha definito illegali, ingiuste, disumane e senza precedenti le dure sanzioni imposte la scorsa settimana dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS).
Queste sanzioni includono aspetti finanziari e commerciali, mentre diverse città del Niger, tra cui Niamey, hanno subito interruzioni di corrente da martedì scorso che la società Nigelec attribuisce alla sospensione della linea di rifornimento dalla Nigeria.
Una giunta militare chiamata Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria ha annunciato mercoledì scorso, attraverso la televisione di stato, la destituzione del presidente Mohamed Bazoum, la sospensione delle istituzioni, la chiusura delle frontiere ed il coprifuoco notturno.
La dichiarazione militare ha anche sottolineato che qualsiasi intervento straniero, qualunque sia la sua origine, avrebbe conseguenze disastrose ed incontrollabili per la nazione.
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