A proposito del 97° anniversario della nascita del leader della Rivoluzione cubana, questo 13 agosto, Prensa Latina ha conversato con due dei funzionari che sono in missione negli Stati Uniti.
Per Gabriela, il lavoro e il pensiero di Fidel sono fondamentalmente l’essenza del diplomatico cubano, in particolare nel suo caso, che è ancora molto giovane, ma lo è anche per ogni generazione che l’ha preceduta.
“Di Fidel abbiamo e portiamo con noi la profonda difesa della nostra sovranità, della nostra indipendenza come paese; la difesa dell’internazionalismo, dell’antimperialismo e dell’anticolonialismo”, ha sottolineato Castillo.
Ha detto di essere sempre stata attratta dal carisma della sua personalità e dal modo in cui è riuscito a raggiungere non solo il popolo cubano ma anche la comunità internazionale.
Fidel sta con noi sempre e lo portiamo molto vicino ai nostri cuori, ha sottolineato Castillo, di 28 anni.
Opinioni simili sono quelle di David Ramírez, 32 anni, che ha sottolineato che per lui “l’impronta principale del nostro comandante in capo è il giubbotto morale che ha sempre difeso”.
Ha commentato che tra le qualità della sua singolare personalità che più lo colpiscono ci sono, oltre al suo umanitarismo, gli ideali di giustizia sociale e la sua capacità di statista.
“Quando lavoriamo a livello internazionale, lo vediamo come questa bussola”, ha aggiunto Ramírez, affermando che nei momenti in cui si affrontano determinate situazioni, “pensiamo a come reagirebbe il Comandante in capo”.
Cuba è un paese piccolo, ma molto fortunato ad avere avuto due figure, due giganti del mondo che sono stati il nostro apostolo José Martí e Fidel Castro, che gli hanno dato una connotazione internazionale, ha sottolineato.
David ha sottolineato che l’esempio e la guida di Fidel in questo momento rimane “nei nostri pensieri e nelle nostre azioni quotidiane”.
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