Secondo i risultati ufficiali del CNE, il RC ha raggiunto il 39,37% dei voti, seguito dal movimento Construye (20,66%), dall’Acción Democrática Nacional (14,67%) e dal Partito Cristiano Sociale (11,83%).
Siamo arrivati a 57 membri dell’assemblea che comporrebbero il blocco della RC nel parlamento unicamerale, ha assicurato la candidata Pierina Correa, in dichiarazioni per il canale Teleamazonas.
Tuttavia, sostiene che non tutte le votazioni sono state ancora chiuse, poiché ora corrisponde il processo di identificazione degli atti con qualche tipo di irregolarità.
“Abbiamo la gratificante notizia di essere riusciti ad entrare in province dove normalmente non ottenevamo buoni risultati, ma allo stesso tempo in territori dove li avevamo avuti, sono andati perduti”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda il voto all’estero, Correa ha assicurato che i candidati della circoscrizione migrante chiedono di ripetere le elezioni perché hanno subito una grave violazione dei diritti, ha affermato.
Il 15 ottobre gli ecuadoriani torneranno alle urne per scegliere tra Luisa González e Daniel Noboa in un ballottaggio.
González, della RC, passa al ballottaggio con circa il 33% dei voti e diventa così la prima donna del paese a candidarsi alla presidenza della Repubblica su ballottaggio.
Da parte sua, Noboa, dell’alleanza Acción Democrática Nacional, e che nei primi sondaggi è apparso in coda alle preferenze, ha raggiunto inaspettatamente il secondo posto nella competizione e cerca di realizzare il sogno di suo padre, Álvaro Noboa, cinque volte candidato presidenziale senza successo.
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