Le misure, adottate principalmente dai paesi membri della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), impongono sanzioni commerciali e finanziarie contro Niger, oltre a minacciare un possibile intervento militare se non verrà rilasciato e reintegrato nella sua carica l’ex presidente, Mohamed Bazoum.
Tale situazione – denunciano le ONG – ha interrotto l’assistenza umanitaria di cui hanno bisogno 4,3 milioni di nigerini.
Di conseguenza, le scorte di beni vitali come aiuti nutrizionali o forniture mediche vengono bloccate alle frontiere e questi ritardi possono essere catastrofici, aggiungono.
Finora la giunta militare di Niamey ha respinto tali minacce ed ha nominato un nuovo primo ministro per formare un governo di transizione.
Niger è una delle nazioni più povere del mondo e soffre gli effetti del cambiamento climatico e di una crisi alimentare che colpisce milioni di persone.
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