La misura è stata discussa ieri in una riunione del comitato guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu per combattere la criminalità nelle comunità arabe, ha riferito The Times of Israel.
Il giornale ha osservato che “la misura drastica mirerebbe a prevenire l’ingerenza criminale nelle votazioni municipali (…) nel mezzo di una serie di attacchi mortali e minacce contro i funzionari locali”.
Secondo la pubblicazione, il ritardo sarebbe di tre mesi e interesserebbe 12 comuni a maggioranza araba, considerati a rischio.
I membri del comitato hanno anche proposto di nominare consigli comunali provvisori sotto il controllo diretto del Ministero degli Interni nelle località a rischio per sostituire il sindaco, ha osservato.
La pubblicazione evidenzia che il procuratore generale Gali Baharav-Miara ha richiesto maggiori informazioni per formulare un parere legale sulla proposta.
Tuttavia, il leader dell’opposizione, l’ex primo ministro Yair Lapid, ha criticato l’idea ed ha affermato che l’esecutivo non ha l’autorità per attuare il progetto.
L’organizzazione non governativa Abraham Initiatives ha riferito che da gennaio in questo paese sono stati assassinati 171 arabi, una cifra superiore a quella registrata in tutto il 2022.
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