In un comunicato, il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha invitato la comunità internazionale ad inviare spedizioni di prodotti essenziali a questa terminal, da trasportare via terra attraverso il valico di frontiera di Rafah, situato a circa 50 chilometri di distanza.
A questo proposito ha smentito le notizie di stampa relative alla chiusura di questo valico, l’unico non controllato da Israele nella Striscia di Gaza.
L’iniziativa egiziana risponde direttamente al grave attacco israeliano e vuole alleviare le sofferenze sofferte dagli abitanti dell’enclave, ha spiegato il Ministero degli Esteri.
Da parte sua, la versione elettronica del quotidiano Al Ahram ha rivelato che il primo aereo con un carico per Gaza, proveniente dalla Giordania, è già arrivato a El-Arish.
Secondo il quotidiano, che cita fonti ONU, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite svolgerà una riunione sulla crisi, inizialmente focalizzata a facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari dall’Egitto e dalla Giordania.
Il coordinamento in corso tra Palestina, Brasile e il segretario generale delle Nazioni Unite per convocare una sessione ufficiale del Consiglio di Sicurezza è principalmente finalizzato a fornire copertura politica ad entrambe le nazioni arabe per facilitare l’ingresso degli aiuti, hanno detto le fonti.
Durante una conversazione telefonica con il primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte, il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha affermato che solo una pace giusta e duratura per il popolo palestinese potrà garantire stabilità e sicurezza nella regione.
Nell’ambito degli sforzi per allentare la tensione, El-Sisi ha parlato allo stesso modo anche con il segretario generale dell’ONU, António Guterres, e poi con la presidentessa della Commissione Europea, Úrsula von der Leyen.
In precedenza, il Capo dello Stato ha ricevuto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, con il quale ha affrontato l’escalation di violenza nel Levante, in particolare gli attacchi israeliani contro la Striscia.
Ha inoltre esortato a fermare lo spargimento di sangue, a proteggere i civili ed a contribuire ad affrontare la crisi umanitaria del popolo palestinese.
Roberto Castellanos, giornalista di Prensa Latina