In un’apparizione davanti ai media, il capo dell’ONU ha criticato l’ordine dato alle forze israeliane di costringere i palestinesi ed il personale delle Nazioni Unite a lasciare la Striscia di Gaza settentrionale, una delle enclave più densamente popolate del pianeta.
“Spostare più di un milione di persone attraverso una zona di guerra densamente popolata verso un luogo senza cibo, acqua o riparo, quando l’intero territorio è sotto assedio, è estremamente pericoloso ed, in alcuni casi, semplicemente impossibile”, ha avvertito.
Guterres partecipa questo pomeriggio alla sessione del Consiglio di Sicurezza dedicata alla situazione in Medio Oriente di fronte all’escalation della guerra.
Gli ospedali del sud della regione sono già pieni e non potranno accogliere migliaia di nuovi pazienti provenienti dal nord; il sistema sanitario è sull’orlo del collasso, ha assicurato.
L’intero territorio si trova ad affrontare una crisi idrica, poiché le infrastrutture sono state danneggiate e non c’è elettricità per alimentare le pompe e gli impianti di desalinizzazione, ha lamentato il massimo funzionario delle Nazioni Unite.
Guterres ha confermato di mantenere contatti con i leader di tutta la regione, per discutere i “modi per ridurre la sofferenza e prevenire un’ulteriore pericolosa escalation in Cisgiordania od in altre parti della regione, soprattutto nel sud del Libano”.
Gli scontri a fuoco lungo la Linea Blu sono molto preoccupanti e devono cessare, ha sottolineato.
Allo stesso tempo, l’Alto Rappresentante ha insistito sulla necessità di aprire un accesso umanitario immediato in tutta Gaza, per portare carburante, cibo e acqua.
Il diritto internazionale umanitario ed i diritti umani devono essere rispettati e difesi, ha concluso.
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