Durante un incontro con l’inviata norvegese per il processo di pace in Medio Oriente, Hilda Haraldstad, il capo del governo ha anche sottolineato l’urgenza di ripristinare i servizi elettrici ed idrici nell’enclave costiera, bloccati dalla nazione vicina come parte della sua strategia di blocco totale.
Shtayyeh ha messo in guardia sulla necessità di inviare carburante all’enclave per riavviare il funzionamento degli impianti di trattamento dell’acqua e di desalinizzazione, al fine di alleviare il disastro umanitario subito dalla popolazione.
In mezzo a questo panorama, ha ribadito il suo appello ad esercitare pressioni su Israele affinché interrompa i bombardamenti contro la zona, dove vivono 2,3 milioni di palestinesi.
È necessario creare le condizioni politiche per riprendere il dialogo basato su standard internazionali per porre fine all’occupazione e creare uno stato palestinese con Gerusalemme Orientale come capitale, ha concluso.
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