La Vice Presidentessa e Ministra degli Esteri panamense Isabel Saint Malo de Alvarado ed il Ministro della Sicurezza panamense, Alexis Bethancourt, hanno guidato la commemorazione ufficiale.
I mass media ricordano che tra 500 e 5000 panamensi sono stati uccisi durante i bombardamenti nella capitale, che sono iniziati alle 12:46, 336 mesi fa.
Quattro minuti dopo all’ora riportata, il sismografo dell’Istituto di Geo-scienze dell’Università di Panama, ha riportato circa 70 gravi esplosioni, che hanno appoggiato l’atterraggio di un elicottero che trasportava circa 20.000 soldati statunitensi, ha sottolineato il sito digitale insurgente.org.
Durante 13 ore la forza aerea statunitense, con gli aerei F117 Stealth, essenzialmente, ha gettato sui quartieri poveri, non meno di due bombe di quasi 4000 libbre al minuto, secondo la stessa fonte.
Gli incidenti sono avvenuti sotto la presidenza di George Bush, per rovesciare l’allora presidente panamense Manuel Antonio Noriega, a causa della “sua collaborazione con il traffico di droga internazionale” nonostante appartenesse allo staff della CIA.
La bandiera nazionale sventola in tutto il paese a mezz’asta, secondo un decreto esecutivo che ha determinato la data di oggi come la Giornata di Riflessione Nazionale.
Tuttavia, i famigliari delle vittime dell’invasione chiedono all’attuale Governo panamense di decretare questa data come Giornata di Lutto Nazionale; questo pomeriggio si svolgerà un corteo da El Chorrillo all’Assemblea Nazionale.
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