Fonti dei comitati di riconciliazione in quella regione, punto chiave per la somministrazione di acqua alla capitale siriana, segnalarono che inoltre, furono aperte le vie di comunicazione verso i 13 villaggi della Valle di Wadi Baradà, che abbraccia circa 400 chilometri quadrati.
Dopo più di un mese di sabotaggi alle installazioni della sorgente di Eih Fijeh, ubicata nella Valle, si arrivò con negoziazioni che permisero di nuovo il rifornimento di acqua potabile a Damasco e l’uscita verso la provincia di Idleb di circa 2000 estremisti del Fronte per la Conquista del Levante, in altri tempi Al Nusra.
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