Secondo la Jordan News Agency, il ministro ha indicato che tale azione riflette la rabbia di Israele per la fermezza del Regno nel porre fine alla guerra a Gaza, prevenendo lo sfollamento e consentendo l’ingresso di aiuti umanitari.
Mubaidin ha dichiarato che Israele è preoccupato per gli sforzi diplomatici della Giordania, che hanno portato all’adozione di un progetto di risoluzione sostenuto da 120 paesi, per chiedere la cessazione dell’aggressione contro la Striscia e consentire l’invio di aiuti a Gaza.
Il responsabile ha ribadito che l’ospedale da campo continuerà a funzionare secondo le direttive del re Abdullah II, che fin dall’inizio della guerra a Gaza ha sottolineato l’importanza del centro per fornire cure mediche e servizi terapeutici alla popolazione.
Muhannad Mubaidin ha descritto come un crimine di guerra gli attacchi israeliani che testimoniano il genocidio e la legittimazione del potere e dell’arroganza nella completa distruzione di strutture vitali, case, moschee e chiese.
Ig/yma
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