Secondo informazioni dell’agenzia di stampa palestinese WAFA, gli attacchi sono avvenuti contro due scuole nel quartiere Al Daraj a Gaza, dove si trovano centinaia di sfollati.
La denuncia aggiunge che una di queste scuole è collegata all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), dove decine di feriti sono stati trasferiti all’ospedale Bautista, che si trova nella zona di Al Zaitún.
Le forze di terra israeliane hanno anche condotto attacchi aerei notturni contro un edificio residenziale a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.
Secondo i rapporti militari di Tel Aviv, anche la Marina ha effettuato attacchi durante l’operazione notturna contro le infrastrutture lungo la costa di Gaza.
L’Organizzazione Non Governativa (ONG), Save the Children, ha avvertito questo lunedì che non esiste un posto sicuro a Gaza, quindi le richieste di Israele per lo spostamento dei residenti a sud sono solo fandonie.
La dichiarazione di questa ONG sottolinea che con case, scuole, ospedali e rifugi dal nord al sud ripetutamente attaccati e tutti i punti di ingresso e uscita di Gaza chiusi, gli ordini di ricollocazione non possono offrire sicurezza, costituiscono solo una cortina di fumo.
Le stesse forze militari israeliane hanno riconosciuto che la loro offensiva di terra si è già estesa all’intera Striscia di Gaza, un territorio che i media descrivono come un paesaggio lunare.
Ig/fvt