I combattimenti – in molti casi corpo a corpo – hanno luogo a Jabaliya, a nord di Gaza, ed a Shuja’iyya, a est della città, sebbene i combattimenti avvengano anche a Khan Yunis, nel sud dell’enclave, dicono le autorità palestinesi.
Gli stessi comandanti sionisti, come il capo del loro comando meridionale, Yaron Finkelman, affermano che le loro truppe sono impegnate nei combattimenti più intensi dall’inizio dell’offensiva di terra più di un mese fa.
Fonti mediche palestinesi hanno riferito che 40 persone sono state uccise e decine ferite in seguito agli attacchi delle forze israeliane contro la città di Khan Younis, nel sud di Gaza, mentre altre dieci sono morte nei bombardamenti contro il campo di Nuseirat, nel centro della Striscia.
Secondo il rapporto, decine di feriti sono state trasferite all’ospedale Nasser di Khan Yunis e testimoni oculari sottolineano che vi è un enorme distruzione di infrastrutture e case, ed un tentativo di commettere altri massacri, di fronte alla forte resistenza palestinese in tutta Gaza.
In questo giorno, le milizie di Hamas hanno riferito di essere entrate in combattimento contro carri armati e veicoli militari israeliani in avvicinamento a Khan Yunis, la principale città nel sud dell’enclave e di importante valore strategico.
Il Ministero della Sanità di Gaza ha riferito che nella Striscia di Gaza sono morte circa 16mila persone e si stima che circa settemila siano sotto le macerie dall’inizio dell’invasione e che ci siano 42mila feriti accertati.
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