Secondo l’Eliseo (Presidenza), in una conversazione telefonica il presidente francese ha avvertito il suo interlocutore che sono inaccettabili i danni umani e la situazione umanitaria nell’enclave costiera, densamente popolata, sottoposta a bombardamenti indiscriminati ed al blocco totale da parte di Israele, come rappresaglia all’attacco di Hamas lo scorso 7 ottobre.
Macron ha inoltre espresso la sua ferma contrarietà ad un’offensiva contro la città di Rafah, al confine con Egitto, dove si stanno rifugiando circa 1,4 milioni di palestinesi, città presa di mira in questi giorni dall’aggressione.
In questo senso, il presidente ha detto a Netanyahu che gli attacchi a Rafah non possono che portare ad una nuova dimensione del disastro umanitario, proprio come lo sfollamento forzato della popolazione di Gaza.
Citato dall’Eliseo, il capo di stato francese ha insistito sulla violazione del diritto internazionale umanitario che comporta lo sfollamento dei civili ed ha messo in guardia sui rischi di un’escalation regionale del conflitto.
In quella che sarebbe la più grande pressione di Macron sul leader israeliano, lo ha invitato a consentire gli aiuti ai palestinesi attraverso tutti i canali esistenti, compresa Giordania, perché non farlo è ingiustificabile.
Oltre a ribadire l’impegno di Parigi per la sicurezza di Israele, il presidente ha chiesto il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas.
Ieri, Francia ha sanzionato quasi trenta coloni israeliani responsabili di violenze contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, una misura consistente in un divieto amministrativo di ingresso nel territorio francese.
Ig/wmr
