“Abbracciamo la lotta dei 700 lavoratori di Télam e ripudiamo l’attacco che subiscono da parte del governo “macrista” di Javier Milei”, si legge in un messaggio del gruppo.
“Attaccare la libertà di espressione significa attaccare la democrazia. Non un passo indietro!”, aggiunge.
Oggi, politici, giornalisti e sindacalisti hanno denunciato l’installazione di recinzioni attorno all’agenzia e la disattivazione del suo sito web ufficiale.
Queste azioni sono state eseguite tre giorni dopo che Milei aveva annunciato la chiusura di questo mezzo di informazione.
Il Centro di Studi Giuridici e Sociali ha denunciato l’operazione di polizia iniziata a mezzanotte in modo sorprendente ed è stata inviata un’e-mail ai dipendenti informandoli che erano dispensati dall’adempimento dei loro compiti per un periodo di sette giorni.
Questa decisione pregiudica il diritto all’informazione ed alla libertà di espressione, ha affermato l’entità.
Ig/gas