giovedì 26 Dicembre 2024
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Diplomatico cubano condanna le conseguenze dell’incitamento all’odio

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L'Avana, 26 mar (Prensa Latina) Il vicedirettore generale per l'America Latina e i Caraibi del Ministero delle Relazioni Internazionali di Cuba, José Carlos Rodríguez Ruiz, ha denunciato oggi che l'incitamento all'odio non è innocente e provoca gravi conseguenze.

Attraverso il suo account di Twitter, il diplomatico ha assicurato che le opinioni intolleranti ed estremiste sono tossiche e si diffondono a tutta velocità, avvelenando la società.
In questo senso, ha invitato a comprendere il significato profondo dell’appello delle Nazioni Unite (ONU) a non promulgare questa piaga, intitolato “L’incitamento all’odio si diffonde in tutto il mondo”.
Il testo delle Nazioni Unite afferma che la narrazione basata sul risentimento promuove la violenza e l’intolleranza ed il suo effetto è devastante; anche se, sfortunatamente, non è una novità.
Ha avvertito che la sua portata ed il suo impatto sono aumentati adesso dalle nuove tecnologie di comunicazione, e che Internet è uno dei modi più comuni per diffondere una retorica divisiva su scala globale, mettendo in pericolo la pace in tutto il mondo.
Secondo il documento, gli effetti dell’incitamento all’odio coprono numerosi ambiti come la tutela dei diritti umani, la prevenzione dei crimini atroci per il mantenimento della pace, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e l’aiuto ai bambini ed ai giovani.
L’ONU ha inoltre sottolineato che opera per combattere questo fenomeno, poiché la lotta all’odio, alla discriminazione, al razzismo ed alla disuguaglianza rientra tra i suoi principi fondamentali.
Cuba soffre costantemente di discorsi di odio, principalmente da parte di rappresentanti finanziati dagli Stati Uniti che incitano alla violenza ed alla destabilizzazione e cercano di screditare i risultati del processo rivoluzionario.
Gli odiatori sognano invasioni imperialiste ed esplosioni sociali.
L’episodio più recente è avvenuto il 17 marzo, quando autorità, “influencer” e media statunitensi hanno cercato di ingigantire e definire antigovernative le proteste pacifiche a Santiago de Cuba per l’aumento delle interruzioni elettriche e della penuria alimentare, dovuti a problemi creati fondamentalmente dal bloqueo economico di Washington.

Ig/mpp

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