Secondo il ministro delle Relazioni Internazionali dell’isola caraibica, Washington si proclama difensore universale dei diritti umani mentre nel suo paese manca una legislazione federale che tuteli le persone LGBTIQ+ da ogni tipo di discriminazione.
Il capo della diplomazia cubana ha ratificato la sua denuncia nella rete sociale Twitter, contro quella politica che ha definito “ampiamente conosciuta” a causa del doppio standard nella sua applicazione secondo l’ideologia del paese accusato dalla Casa Bianca.
In contrapposizione, il ministro di questo portafoglio ha sottolineato ieri – sempre in Twitter – che lo stato cubano riconosce e garantisce il godimento, così come l’esercizio inalienabile, imprescrittibile, indivisibile, universale e interdipendente dei Diritti Umani.
Ciò è in linea con i principi di progressività, uguaglianza e non discriminazione delle persone, mentre il loro rispetto è obbligatorio per tutti nella nazione delle Antille, ha sottolineato Rodríguez.
Cuba è stata eletta nel 2023 per entrare a far parte, per la quinta volta, del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU), un organismo composto da 47 paesi responsabile della promozione e della protezione dei diritti umani in tutto il mondo.
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