La nazione sudamericana ritiene che l’esecutivo del presidente Andrés Manuel López Obrador abbia concesso illegalmente asilo all’ex vicepresidente Glas, che ha procedimenti giudiziari e condanne pendenti, ma nonostante ciò Messico lo considera politicamente perseguitato.
Secondo il Ministero degli Esteri ecuadoriano, la causa intentata questo lunedì davanti a L’Aja chiede che si dichiari che Messico non ha adempiuto ai suoi obblighi di rispettare le leggi ed i regolamenti dello stato ospitante ed ha utilizzato i locali della missione in modo incompatibile con le funzioni diplomatiche.
Attraverso una dichiarazione, il governo ecuadoriano sottolinea che Messico non ha rispettato, tra gli altri, i suoi obblighi di non concedere asilo alle persone perseguite o processate per crimini comuni o condannate dai tribunali ordinari competenti, e di consegnarle alle autorità locali.
Nella sua nota, Ecuador non fa riferimento all’invasione dei suoi agenti in uniforme nell’ambasciata messicana, la notte del 5 aprile, per arrestare Glas, fatto che ha suscitato critiche di decine di paesi ed organizzazioni per la violazione della Convenzione di Vienna.
Ig/avr
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