Noi lavoratori venezuelani abbiamo ragioni straordinarie per scendere in piazza oggi a Caracas e nei 24 stati della nazione, e dire al mondo intero che in Venezuela la classe operaia “ha un progetto, una storia ed un presidente operaio”, ha dichiarato il dirigente della CBST, Wills Rangel.
Il deputato ha inoltre sottolineato ieri in una sessione ordinaria dell’Assemblea Nazionale che è un onore ed un orgoglio, 138 anni dopo la fatidica storia degli eventi di Chicago, scendere in piazza con tutta “la nostra forza, cuore, spirito e principi” e marciare con il primo presidente operaio e chavista di questo paese, Nicolás Maduro.
Rangel ha ribadito che come il principale sindacato, Maduro è la loro speranza e per questo lo ratificheranno con la “marcia straordinaria” che realizzeranno e che sarà dedicata ai 70 anni del leader bolivariano, ha affermato.
Parlando alla camera legislativa, il leader sindacale ha affermato che la Legge Organica, approvata 12 anni fa, deriva da 22.500 proposte avanzate dal basso, dai lavoratori ed ha affermato che “costituisce un impegno” con Chávez.
Il presidente della CBST ha lanciato un appello al popolo venezuelano affinché “domani e sempre saremo grati alla Rivoluzione Bolivariana ed al pensiero bolivariano, robinsoniano e zamorano del comandante”.
Ha riflettuto che questo li spinge ad avere una corresponsabilità straordinaria con questa Rivoluzione e ad avere a Miraflores, sede del Governo, il Presidente, che ha invitato a ratificare nelle elezioni presidenziali del 18 luglio affinché “si faccia irreversibile questa tanto necessaria Rivoluzione bolivariana.”
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