Il direttore generale dell’Ufficio stampa del governo di Gaza, Ismail al-Thawabta, ha avvertito che il sistema sanitario del territorio è crollato a causa di sette mesi di attacchi da parte di questo paese.
Nelle dichiarazioni alla stampa, il funzionario ha messo in guardia sull’aggravarsi della crisi umanitaria nell’enclave costiera dopo l’assalto israeliano al valico di frontiera con Egitto e poi l’offensiva contro la vicina città di Rafah.
Prima dell’operazione militare, iniziata la scorsa settimana, la città ospitava più di un milione di sfollati, ma secondo le Nazioni Unite diverse centinaia di migliaia l’hanno già abbandonata.
Al-Thawbat ha chiesto alla Corte Penale Internazionale di indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità commessi dalle forze armate del vicino paese della Striscia.
Ha anche chiesto mandati di arresto contro i leader politici e militari di Israele.
Secondo lui i crimini comprendono omicidi premeditati, uso della fame come arma di guerra, arresti, torture, trattamenti inumani, deportazioni, sparizioni forzate e utilizzo di ostaggi come scudi umani.
I media israeliani hanno rivelato che almeno otto brigate sono attualmente dispiegate nell’enclave costiera, molte delle quali operano intorno a Rafah.
Ig/rob
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