L’hanno convocata alle 9:00 (ora locale) questo venerdì affinché fornisse una versione libera, volontaria e senza giuramento. L’hanno chiamata anche il 28 maggio, ma lei non si è presentata perché non era stata informata ufficialmente, ha detto al canale Ecuavisa l’avvocato della vicepresidentessa, Oswaldo Trujillo.
Trujillo ha anche denunciato che l’istituzione giudiziaria non ha precisato in quale veste la vicepresidentessa è stata citata, come testimone o sospetta, ha detto.
Aspettiamo una notifica – ha ricordato – “se non lo fanno la vicepresidentessa non si presenterà. Nemmeno se non è specificato in quale veste dovrà comparire”, ha detto.
Questo venerdì, la Procura ecuadoriana ha chiesto la comparizione di Abad per la seconda volta, per fornire la sua versione di un presunto traffico d’influenza, che coinvolgeva suo figlio Francisco Barreiro.
Il 21 marzo l’istituzione giudiziaria ha effettuato diverse perquisizioni nelle città di Quito e Cuenca, nell’ambito del cosiddetto caso Nene, che indaga sul presunto reato di traffico d’influenza nella Vicepresidenza della Repubblica.
Barreiro, il maggiore dei tre figli di Abad, è stato l’unico arrestato nell’operazione e trasferito nel carcere di massima sicurezza La Roca, da dove è stato rilasciato il 7 maggio, dopo aver ricevuto l’autorizzazione a rispondere del caso in libertà dietro il pagamento di una cauzione di 20mila dollari.
Recentemente, Abad ha incolpato il presidente Daniel Noboa per l’arresto di suo figlio ed ha incolpato il presidente per aver tentato di rimuoverla.
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