Il ministro cubano della Cultura, Alpidio Alonso, lo ha definito uno dei pensatori più profondi ed influenti della decolonizzazione del nostro continente, nel suo account sulla rete sociale Twitter: “La sua opera e la sua coerenza intellettuale ogni giorno si rivelano a noi ancora più vive e necessarie”, ha scritto.
Professore all’Università de L’Avana e di Yale, negli Stati Uniti, nell’isola dei Caraibi fondò il Centro Studi Martiano e fu uno dei grandi studiosi della vita e dell’opera dell’Eroe Nazionale, José Martí.
In occasione del suo compleanno, questo venerdì è stato presentato alla Casa de las Américas il primo tomo della collezione Todo Retamar, volume che raccoglie l’opera completa dell’autore.
In dichiarazioni esclusive a Prensa Latina, il presidente dell’istituzione della capitale, Abel Prieto, ha ritenuto che raccogliere tutta la poesia di Fernández Retamar in un unico volume sia un dono straordinario e allo stesso tempo adempie un debito molto importante che questo paese aveva con questo grande poeta e pensatore: pubblicare la sua opera completa.
“In lui la poesia, quella sintesi di pensiero ed emozione, quel momento eccezionale che è la grande poesia, in cui l’essere umano raggiunge un’altra dimensione, molto più trascendente, fa da contrappunto nell’opera di Roberto con l’uomo che ragiona sul mondo in che vive, capace di costruire una nuova prospettiva”, ha sottolineato Prieto.
Questa poesia è di autoaiuto, cioè aiuta a vivere, a capire la vita, ha assicurato.
Uno dei testi emblematico di Retamar è “Calibán. Apuntes sobre la cultura en Nuestra América” considerato una delle opere iconiche scritte da uno degli intellettuali più importanti della cosiddetta Generazione degli anni ’50 a Cuba, che riflette l’acutezza e la maturità dell’autore stesso nel campo della letteratura contemporanea.
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