sabato 28 Settembre 2024
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Le organizzazioni argentine per i diritti umani condannano la repressione dei manifestanti

Buenos Aires, 13 giu (Prensa Latina) L'associazione argentina Madres de Plaza de Mayo ha condannato oggi la repressione contro migliaia di manifestanti che cercavano di raggiungere i pressi del Congresso per respingere la cosiddetta Legge Omnibus.

Secondo il quotidiano Página 12, ieri sono state arrestate più di 20 persone e ci sono stati diversi feriti, tra cui cinque deputati dell’Unión por la Patria.
Inoltre, il canale televisivo C5N ha riferito che diversi manifestanti hanno denunciato la comparsa di gruppi di sconosciuti che hanno bruciato due auto ed i bidoni della spazzatura.
L’Ufficio del Presidente si è congratulato con le truppe della polizia, ha descritto i manifestanti come terroristi e li ha accusati di aver tentato di “perpetrare un golpe di stato”, cosa che è stata respinta da leader sociali come il leader del Frente Patria Grande, Juan Grabois.
In una dichiarazione, le Madres de Plaza de Mayo hanno definito il presidente Javier Milei “tiranno, autoritario e repressivo” ed hanno assicurato che il suo “governo disastroso ha superato tutti i limiti”.
Un governo che circonda il Congresso, reprime il popolo, gasa i deputati e scatena una caccia all’uomo nelle strade adiacenti al Parlamento per impedire manifestazioni non è democratico, è fascista, afferma il testo.
Noi le Madres de Plaza de Mayo denunciamo al mondo che Argentina è caduta nella tirannia ed assume una facciata che non riesce a nascondere il suo volto autoritario. (…) La qualità della democrazia non si misura dal modo in cui vengono eletti i governi, ma dal contenuto delle politiche che il governo applica, aggiunge.
Inoltre, assicura che “il popolo affronterà il fascismo sulle strade e nelle sedi istituzionali, come potrà, per impedire il saccheggio del paese e la vendita della Patria”, ha concluso.
Ieri, il Senato argentino ha registrato un pareggio nel voto sulla Legge Omnibus, la cui approvazione è stata definita dalla vicepresidentessa di questo paese e presidente di questa entità, Victoria Villarruel.
In generale, il regolamento ha ricevuto l’appoggio di 36 senatori e il rifiuto di altrettanti senatori, e durante l’analisi secondo i titoli anche qui è stata Victoria Villarruel a decidere di attribuire il potere legislativo a Milei.
Il dibattito si è concluso questa mattina ed il progetto tornerà alla Camera con le modifiche apportate.

Ig/gas

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