Dopo ricevere Ali Akbar Velayati, consulente del leader della Rivoluzione islamica dell’Iran per Temi Internazionali, e la delegazione accompagnante, il governante ha considerato che con queste azioni si metterebbe a rischio la pace e la sicurezza internazionali.
Secondo un comunicato ufficiale, il mandatario ha anche espresso che “con ogni trionfo nel terreno dell’Esercito di questo paese arabo si alzano le voci di alcuni paesi occidentali e si intensificano i loro movimenti”, in un tentativo di cambiare il corso gli avvenimenti.
Nella riunione hanno anche analizzato che le minacce di alcuni paesi occidentali di aggredire il territorio siriano “sulla base di bugie ed invenzioni” sono successe dopo la liberazione della regione della Ghouta Orientale, all’est di Damasco.
Da parte sua, il rappresentante del governo dell’Iran, Velayati, si è congratulato col mandatario Al-Assad e con il popolo siriano per la sconfitta dei gruppi terroristici nella Ghouta Orientale che è rimasta occupata dagli estremisti dal 2012.
Dopo ratificare che l’Iran rimarrà al fianco della Siria, Velayati ha sottolineato la fermezza del popolo siriano che affronta da marzo del 2011 una guerra cruenta, fomentata con risorse finanziarie ed armi somministrate dall’estero da parte dei paesi occidentali e dell’area.
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