La più alta corte delle Nazioni Unite ha anche chiesto di “cessare immediatamente tutte le nuove attività di insediamento” ed ha raccomandato che altri stati non riconoscano la presenza illegale di Israele nelle aree palestinesi.
“Le organizzazioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, hanno l’obbligo di non riconoscere come legale la situazione derivante dalla presenza illegale dello stato di Israele nei territori palestinesi occupati”, si legge inoltre nel documento.
La CIG ha esortato gli altri organi delle Nazioni Unite, come l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza, a considerare le modalità precise e le misure aggiuntive necessarie per porre fine il prima possibile alla presenza illegale dello stato di Israele nei territori palestinesi occupati.
La decisione della Corte è un parere consultivo in risposta alla richiesta emessa nel dicembre del 2022 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La Corte ha poi messo in discussione lo status di Israele nei territori palestinesi nonché le conseguenze legali che derivano dalla continua violazione da parte di Israele del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese.
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