L’agenzia di stampa ufficiale Wafa ha riferito che il funzionario ha incontrato a Parigi il capo del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, con il quale ha discusso della situazione dello sport in Palestina.
Rajoub ha denunciato che circa 400 atleti sono morti in questa enclave costiera dallo scoppio del nuovo ciclo di violenza, il 7 ottobre dello scorso anno.
Inoltre, ha descritto la grave situazione in questa zona, dove sono stati distrutti innumerevoli impianti sportivi.
Israele ha perso il diritto di partecipare alle Olimpiadi per aver violato il loro statuto, ha affermato.
La settimana scorsa, il Comitato Olimpico Palestinese e la Federcalcio palestinese hanno chiesto l’esclusione di Israele dai Giochi di Parigi 2024 a causa dei crimini di questo paese.
Entrambe le organizzazioni hanno inviato una lettera in questo senso a Bach ed al capo della Federazione Internazionale della Federcalcio (FIFA), Gianni Infantino.
Consentire alle squadre di questa nazione di partecipare a tornei internazionali di calcio in queste circostanze minerebbe gli obiettivi fondamentali della FIFA ed i principi dei diritti umani e della non discriminazione, afferma il testo.
La lettera rileva che gli atleti palestinesi, soprattutto a Gaza, sono privati di protezione e soffrono a causa del conflitto in corso.
“I membri della delegazione olimpica israeliana hanno partecipato a campagne razziste, anti-palestinesi ed anti-islamiche, oltre a promuovere crimini di guerra e crimini contro l’umanità, nonché il genocidio”, sottolinea.
Pertanto, entrambe le organizzazioni hanno insistito presso il CIO e la FIFA affinché sospendessero l’attività delle squadre israeliane nelle competizioni internazionali.
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